Il copione è una progettazione della vita basata su esperienze o avvenimenti; in base alla reazione avuta, per le risorse presenti in quel momento della vita, le conseguenze sono molteplici: conclusioni che si traggono, convinzioni che si instaurano, decisioni che si prendono: una fra tutte quella decisiva e specifica.
Il copione, che è quindi una conseguenza, si installa nell’infanzia, quando le risorse possono essere scarse, la vulnerabilità molto alta e di solito si consolida nel rapporto con i genitori. Le conseguenze continuano con eventi successivi, anche prodotti dalla persona, che così giustifica e rinforza lo schema (o gli schemi) di comportamento, che hanno uno scopo inconscio.
Scopo vuol dire che la persona ne trae un vantaggio, un tornaconto, anche se, in apparenza, non sembra.
Ogni copione contiene dei messaggi (ingiunzioni) che implicano negazioni e restrizioni, cioè limiti imposti e che vengono interiorizzati, cioè diventano obblighi inconsci sui quali la persona fonda i comportamenti. (es. non crescere, non pensare, non agire…..) oppure le cosiddette “spinte” , obbliganti in un altro modo (sii perfetto, sbrigati, sforzati etc).
Il copione si forma fin dalla nascita, si completa entro la prima infanzia e qualcosa si può modificare fino all’ingresso nell’adolescenza, durante la quale assume una nuova forma, aggiornata.
Ovviamente il copione di ogni persona è al di fuori della sua consapevolezza.
Tutti hanno un copione che produce stili di vita diversi: il problema è se produce una realtà perdente o improduttiva.
La domanda è: “ si può cambiare il copione ?” Risposte possibili, si, no, in parte, a patto che.
Vediamo innanzi tutto cosa è sicuro che si può cambiare.
Si può cambiare il residuo emotivo che le esperienze portano con sé e che è memorizzato anche (e soprattutto) nella memoria cellulare. Per così dire le esperienze possono essere neutralizzate, disattivate ed annullate, nei loro effetti e nelle loro conseguenze.
Per gli avvenimenti che producono un forte impatto su di noi, anche quelli che riguardano eventualmente altri, è lo stesso: ci saranno delle conseguenze che ci condizionano e che ci fanno produrre altre conseguenze.
Le conseguenze delle esperienze sono di varia natura. Alcune producono effetti nel modo di pensare, come conclusioni, decisioni e convinzioni che costituiscono gran parte della nostra struttura.
Già annullare il loro effetto apre la strada a nuove possibilità.
Per vivere poi in modo diverso sono necessarie risorse,capacità, strategie, schemi diversi da prima, altrimenti ripeteremo le stesse cose.
Molte delle risorse sono risultato di un apprendimento e del consolidamento di questo apprendimento.
Si impara dalle esperienze: possiamo vivere nuove esperienze, a volte simbolicamente, o sotto forma di metafore, o sogni, come appunto fa l’ipnosi, non è necessario vivere realmente tutto per imparare tutto.
Noi siamo anche il risultato di risposte a bisogni: a volte risposte coerenti con la nostra identità, a volte no. A volte spontanee ed adatte, a volte forzate e condizionate, nostro malgrado. A volte sono bisogni distorti, mal interpretati.
E’ tutto datato: ma siamo ancora gli stessi di tanti anni fa ? Abbiamo situazioni adulte, responsabilità, figli, desideri, progetti. Come fare a dirlo a quelle parti interne che continuano a comportarsi come se i nostri bisogni fossero quelli di allora e le nostre risposte fossero le stesse ?
Forse è possibile attualizzare i nostri comportamenti e renderli adatti alla vita dell’adulto di oggi.
E’ possibile annullare le “voci interne” che continuano a ripetere i messaggi negativi dei genitori; cesseranno anche gli obblighi connessi ?
E’ possibile mettere fuori gioco identità il cui scopo non è più attuale e che quindi ci porta verso mete distanti da ciò che oggi vogliamo.
Le strategie per ottenere tutto questo ci sono, a volte anche con tempi piuttosto rapidi.
Le costellazioni familiari, tra le metodologie costituiscono un innovazione nella storia della terapia:attraverso esse si ricostruiscono parti della storia che sono invisibili anche al soggetto;